sabato 20 ottobre 2012

InSpirAtiOns.. bOok


Avevo una zia, era una donnina piccina piccina, 
con gli occhi 
azzurri, il sorriso buono, le guance paffute e sempre rosa.

Era una donna di altri tempi lei, 
ogni giorno faceva l’uncinetto nel 

suo salotto di amiche di vecchia data.. 
c’erano la Quintilia, 
l’Iride, la Lola e lei la Nunziatina. 
Chiacchieravano e ridevano 
per ore intere come delle bambine all’asilo.  
Era giovane anche 
quando era anziana la mia zia.




Amava ridere e stare in compagnia, 
lei che rimasta vedova molto giovane e senza figli, 
non era mai sola, la sua casa era sempre aperta, 
era il punto di ritrovo della via del suo quartiere, 
tutte le amiche passavano da lei pomeriggi meravigliosi tra merletti, trine, the’ e risate.





Mi sembra ancora di poterla vedere 
nei pomeriggi di inverno 
con i piedi dentro lo scaldino, 
con la stufetta elettrica  vicina, lo scialle sulle spalle 
e il cestino del lavoro davanti, uncinetto in mano 
e la tv accesa sempre su telenovelas sud americane o giu’ di li. 






La sua cucina rispecchiava perfettamente
 la sua personalita’..
teneva la pasta nei contenitori di vetro, 
uno per tipo, adoravo poterla scegliere in quel modo, mi apparecchiava la tavola come se fossi una regina,
 metteva sempre due rose appena tagliate in un bicchierino 
per dare un tono e come ben si confaceva 
alle donne di un tempo, si preoccupava che mangiassi abbastanza, vedendomi sempre troppo magra. 









Mi faceva trovare a fine pasto, un dolcetto o una cioccolatina 
e prima di salutarmi cercava 
di darmi qualcosa.. qualsiasi cosa pur di non mandarmi 
via a mani vuote.






Ha sorriso alla vita per ben 93 anni la Nunziatina, 
una vita semplice fatta di cose vere e genuine, 
di rapporti autentici e puri.







Oggi se potesse vedermi.. se potessi averla ancora 
un po’ qui con me.. mi farei insegnare tutti 
i segreti dell’uncinetto, ora ce l’avrei 
la pazienza, non la perderei come quando, 
adolescente, pensavo fossero cose inutili e noiose.. 




Ed e’ per questo che nella pagina iniziale 
del mio quaderno delle ispirazioni, 
la prima parola che ho scritto 
e’ il suo nome.



Giulia


6 commenti:

  1. Un post bellissimo ed altrettanto il lavoro...post che mi ha ricordato tanto una piccola zia che avevo anche io e che assomigliava alla descrizione della tua :).

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  2. Di una cosa sono certa, ovvero che lei ti vede e mi sa che sta sorridendo del fatto che, magari tardi, ma anche a te piace ora uncinettare. Proprio in quel di Prato mio marito aveva una zia e prozia, in Piazza S. Francesco. La Prozia Fortunata era una maga dell'uncinetto. Si è spenta nel 1982 oltre novantenne e fino all'ultimo ha lavorato all'uncinetto. Io ho tutte le coperte fatte da lei all'uncinetto, come tutti i componenti della famiglia. Sono semplici, multicolor come dico io, fatte con avanzi di lana ma sapessi come le amo e con quanta cura le tengo. Sono sposata da 29 anni e non si sono mai deformate. Il tuo libro è un gioiellino, delicato e perfetto anche l'abbinamento dei colori che hai scelto. Un bacione a te e salutami la tua meravigliasa terra. Paola

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  3. Quante cose col senno di poi!!!! ma il dono della passione te lo ha trasmesso e usalo come fai!!!!complimenti e bacioniii!!!!!

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  4. Quanta poesia in questo post! Ne hai fatto un ritratto perfetto e affettuoso!! Perfetto come il tuo book!!

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  5. Che persona meravigliosa e dolce la tua zia....ti sorride di certo da lassù... bellissimi i tuoi lavori.... Bacetti JERRY

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  6. Stupendo il tuo sito e stupende le cose che fai (; Ti aggiungo subito,,,nel frattempo se hai tempo vienimi a trovare nel mio Blog...www.lebamboledisophie.blogspot.it...spero che ti piaccia anche se premetto che ho appena iniziato (:
    Baci
    Antonella

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